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1440 minuti: i segreti per organizzare il tempo

Photo by JESHOOTS.com from Pexels

 

Capita a tutti di avvertire quella fastidiosa sensazione di incompletezza alla fine della giornata, quella per cui senti di non aver fatto tutto e di non essere stato produttivo al 100%. Arrivi alla sera stanco, sfinito e incredulo di come sia possibile che il tempo non ti basti.

Questa sensazione pare essere assai diffusa, come a dire “mal comune, mezzo gaudio”

Ma non si tratta di questo. Si tratta di capire come si è evoluto il concetto di produttività, quali sono le fonti di distrazione più o meno grandi che interferiscono sul lavoro e compromettono la produttività e se esiste un segreto per correggere il tiro e sentirsi soddisfatti, giorno dopo giorno.

Mi pare ovvio che la risposta implicita sia sì. Meno implicito è come facciamo a capire come e cosa fare. 

Per buona pace dei nostri pensieri, a farlo ci ha pensato un americano (ma davvero?!): il Professor Kevin Kruse, guru di produttività e tecniche di leadership e docente di storia alla Princeton University. 

“Banalmente” per due anni ha chiesto a:

  • 7 miliardi di persone
  • 13 campioni olimpici
  • 29 studenti eccellenti di università americane dell’Ivy League (Harvard, Stanford, MIT, etc.).
  • 239 imprenditori con attività multi-milionarie

Qual è il tuo segreto per organizzare il tempo?

Ognuno di loro ha dato la propria risposta ma l’approccio ricorrente è stato riconoscere che abbiamo ogni giorno 1440 minuti a disposizione e le azioni vanno incasellate in questi minuti, disposte ordinatamente in un calendario e fissate per priorità.

Non hanno parlato di 24 ore ma di 1440 minuti, che è molto diverso. Questo numero dà un senso differente alle azioni che compiamo. Il tempo è la risorsa più scarsa e preziosa che abbiamo ed è anche denaro dunque meno ne sprechiamo, più guadagniamo. Sagace, no?

Gestire le mail, le riunioni e delegare tutto quel che non è indispensabile che facciamo noi aiuta a ridurre la pressione e aumenta la produttività. In questa sana gestione rientrano anche tutte le azioni e i compiti da svolgere, ciascuno secondo la propria priorità, affinché non rimangano interrotti e generino ansia da effetto Zeigarnik

Fissare gli obiettivi e mantenere la concentrazione è importante tanto quanto fare delle pause e abbracciare sane abitudini quotidiane che rigenerino l’energia. A pensarci, l’energia è tutto in una giornata, soprattutto nelle prime due ore che seguono il risveglio. Quindi buon sonno, buon cibo ed esercizio fisico aiutano. Lo dicevano anche i latini che mens sana in corpore sano, comunque!

Alla fine resta una grande consapevolezza: siamo noi la nostra priorità. Praticamente significa non sentirsi in colpa per quello che non si riesce a finire e dire di NO quando è necessario.

Organizzare il tempo si può, eccome se si può. Esistono fior fior di professionisti che si occupano di insegnare a gestire il tempo.

Massimizzare la produttività dipende da noi, dal nostro approccio al lavoro e da obiettivi e limiti che ci poniamo. Con un po’ di esercizio possiamo migliorare. 

D’altro canto se funziona la palestra, perché non dovrebbe funzionare il decalogo di “esercizi” di Mr. Kruse e colleghi?  



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