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Come un camaleonte in una vasca di smarties!

di Paolo Vergnani

 

“Io accetto il caos, ma non sono sicuro che lui accetti me”.

Chissà se Dave Snowden conosceva questa frase di Bob Dylan quando ha iniziato a lavorare al Cynefin.

Che ci troviamo di fronte ad un tema ed un soggetto inconsueti lo si capisce già dalla scelta del termine. Cynefin viene dal gallese e si pronuncia canévian, si può tradurre con ambiente, ma intendendo un ambiente conosciuto, familiare, nel quale siamo tutti connessi.

Snowden elaborò il modello quando lavorava in IBM, nel 2003 pubblicò il primo articolo in cui descriveva questa cornice concettuale come uno strumento per aiutare chi deve prendere decisioni.

Adesso la sfida è riuscire a darvi un’idea in poche righe di come funziona il modello senza mortificarlo troppo.

Il Cynefin individua cinque domini con cui si può cercare di classificare la realtà: Ovvio, Complicato, Complesso, Caotico e Disordinato; l’assunto di base è che per ogni dominio vi siano strategie adeguate di lettura e di comportamento.

Cominciamo dal dominio dell’Ovvio, dove il rapporto causa effetto è facilmente riconoscibile. Se con un uovo colpisco uno spigolo, l’uovo si rompe. Sempre. Poi posso distinguere tra quando si rompe in modo scomposto e quando invece si rompe in modo pulito, tanto da poter separare facilmente albume e tuorlo.

Il passaggio corretto diventa: percepisci, categorizza -ovvero individua la miglior pratica per quella situazione- agisci.

Invece utilizzare il cubetto di lievito mi spaventa un po’.

Nel dominio del Complicato il rapporto causa effetto è presente ma  non così immediato: è necessario studiare o rivolgersi a qualcuno che ha le conoscenze (benedetti tutorial), a questo punto si agisce la buona pratica.

Fino a qui si parla di domini che hanno un loro ordine e nei quali esiste una risposta che possiamo definire corretta.

Nel dominio del Complesso invece non solo non esiste la risposta corretta ma anche il rapporto causa effetto è leggibile solo a posteriori.

Perchè non è lievitata come quella che si vede su YouTube?

L’unica strada è quella di procedere per prove ed errori secondo un approccio empirico: prova, percepisci, agisci.

Magari capirai che la variabile era la temperatura.

Finalmente è arrivato il momento di presentare la torta alla fidanzata per il suo compleanno. 

Benvenuto nel dominio del Caos dove l’unica possibilità consiste nell’agire e farlo in fretta. 

Certo non riuscirai ad evitare la torta in faccia ma potrai creare una piccola zona d’ordine, ad esempio evitando che la candelina accesa ti si conficchi nell’occhio.

Se riesci a contenere il problema può darsi che qualche aspetto rientri nella categoria del complesso e quindi a posteriori capirai di avere sbagliato il giorno del compleanno.

Poi c’è il quinto dominio, quello del vero e proprio Disordine dove alloggiano le strutture che non riusciamo a collocare in nessuno degli altri campi.

Qui ci sono le situazioni che non riesci a classificare nei domini precedenti e le domande senza risposta come: perché hai scritto sulla torta Francesca quando la tua fidanzata si chiama Maria?

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