Nel sogno mi trovo in un punto preciso di Firenze, sola, circondata da una fitta nebbia. Dopo qualche istante vedo un uomo venire verso di me, recitando queste parole
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Nel mezzo del cammin di nostra vita,
mi ritrovai per una fitta nebbia,
ché la diritta via era smarrita
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Lo riconosco, perché l’ho visto su tanti libri e quadri. Mi si rivolge direttamente:
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Sì, Ipazia, sono io. Avendo descritto divinamente l’inferno,
il purgatorio e il paradiso mi sono stati donati due poteri, nella mia vita dopo la morte.
Il primo consiste nell’avere talvolta delle visioni di ciò che succede sulla Terra.
Il secondo nel poter entrare nei sogni delle persone.
Ed è così che, dopo aver visto i progressi che hai compiuto
nello studio dell’astro di Natale, ora vedo che hai smarrito la diritta via.
Per questo ti appaio in sogno: per esortarti ad andare avanti.
Perché è importante per tutta l’umanità.
E devi procedere guardando a me, Dante, con occhi nuovi,
mai usati da tutti coloro che hanno studiato la mia storia.
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Questo sogno mi ha dato una forte carica… ma il compito mi sembra ancora impossibile! Guardare alla storia di Dante in modo inedito, dopo che per settecento anni il poeta è stato analizzato da grandi studiosi!
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Non posso farlo da sola. Ho bisogno del vostro aiuto. Però, per verificare che davvero siete in grado di guardare le cose con occhi nuovi, è necessario che vi sottoponga a un test.