Questo è il testo di un podcast, che trovi qua. Oppure qua, se uscire dal nostro sito ti mette tristezza. Foto di Gratisography su pexels
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Nicola: Ciao Daniele, ho visto che mi hai cercato. Sono in pausa da una lezione. È urgente?
Daniele: Ciao Nicola. Volevo dirti che siamo a 39!
N: Hai la febbre?
D: Ma no! Siamo a 39 episodi dei nostri podcast!
N: Ah, bene. Dunque?
D: Dunque siamo sul pezzo! Pensa che a Camogli c’è il festival del podcast italiano.
N: Interessante. Quando sarà?
D: ‘spetta che controllo… ecco: 7-9 giugno, ci andiamo?
N: Daniele… ma era il fine settimana scorso, è già passato.
D: Oh già. Vabè, dai, la prossima volta. In ogni caso, ti cercavo anche perché volevo farti una proposta straordinaria!
N: Sentiamo.
D: Buttiamoci nei podcast!
N: Ma non li facciamo già?
D: Sì, ma intendo dire, buttiamoci nei podcast e lasciamo perdere tutto il resto! Basta docenze in aula, basta eventi, basta lezioni/spettacolo, macchine di Goldberg… basta video! Solo podcast!
N: Non ti sembra di esagerare? Certo, i podcast sono una cosa bellissima, però…
D: Nicola, i podcast sono i media del futuro! E lo saranno sempre!
N: Daniele, puoi ripetere quello che hai appena detto? Lentamente…
D: I podcast sono i media del futuro… e lo saranno sempre… sì, ok, detta così sembra che i podcast non saranno mai… però, io intedevo, cioè, volevo dire…
N: Ok, mentre pensi a quello che volevi dire, io torno in aula. Ci sentiamo domani, ciao.
D: va bene… ciao.
Voce, musica, racconti, informazione e formazione. I nostri trentanove – per adesso – podcast li trovi qua. Si parla di lavoro e dintorni. Il podcast, il media del futuro. E anche un po’ del presente.
p.s. oggi abbiamo scoperto che pure Netflix s’è buttata sui podcast. Da qui a smetterla di fare le serie TV è un attimo.
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