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Il podcast lo puoi ascoltare qui.
Secondo il World Economic Forum, il paese più sicuro al mondo dove andare in vacanza è la Finlandia. Consultando la classifica stilata da questo importante organismo internazionale, vediamo che al secondo porto ci sono gli Emirati Arabi Uniti e al terzo c’è l’Islanda.
Oh, devo dire che, guardando questa lista, mi sono reso conto di essere un amante delle vacanze avventurose, rischiose, estreme. Perché io, a fare il turista in uno di questi 10 paesi, non ci sono mai andato.
In due di questi, però, la Svizzera e il Rwanda, ci sono stato, per lavoro e per brevi periodi. E devo confermare che passeggiando per le vie delle città di questi paesi, avevo la sensazione che nulla di male mi sarebbe potuto accadere.
Un caso, questo, in cui la sicurezza così come viene valutata, ‘misurata’ da esperti sulla base di dati raccolti, viene a coincidere con quella percepita dal singolo individuo. Un caso piuttosto raro, va detto, perché di solito, tra le due sicurezze, quella valutata e quella percepita, c’è una bella differenza. Differenza che, a sua volta è influenzata da cinque fattori, i cosiddetti fattori dell’ASINO.
Benvenute e benvenuti a La regola dell’asino, il nuovo podcast di SPELL dedicato alla sicurezzaì. Io sono Daniele e questo è il primo di sei episodi.
Perché sicurezza dell’Asino? Perché
A sta per attenzione selettiva: di alcuni fatti mi rendo conto, di altri no
S per statistiche a uso personale: considero solo quegli eventi che mi danno ragione, che confermano un’ipotesi di cui già sono convinto.
I sta per illusione del controllo: governo la situazione, tranquilli, niente può andare storto.
N sta per negazione. No no no, a me quella cosa non potrà accadere mai.
O sta per obiezione! Mi rifiuto di seguire quelle regole.
I cinque fattori dell’Asino, ci impediscono spesso e volentieri di adottare quei comportamenti che aumentano la nostra sicurezza, nelle vacanze ma più in generale nella vita e, naturalmente, anche sul lavoro che è l’ambito che qui ci interessa.
Oh, i cinque fattori dell’ASINO, sia chiaro, riguardano gli esseri umani. Che le bestie, di fronte ai rischi e non solo, mostrano molto, ma molto, più buon senso di noi.
A risentirci tra una settimana, con la prima delle cinque lettere.
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