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Qualcuno ha detto «smartworking»?

Definire un modo di lavorare ‘smart’ è mossa piuttosto audace. Perché, implicitamente, si afferma che altri modi di lavorare smart non lo siano. E se ‘smart’ lo possiamo tradurre come ‘intelligente’ o ‘brillante’, dire di qualcosa che non è smart, non è molto gentile.

Fatta questa precisazione va detto che dallo smartworking, ormai, non si può prescindere. Aziende grandi e piccole si stanno misurando con questo modo di organizzare il lavoro che, nelle intenzioni, dovrebbe consentire alle persone di conciliare sempre meglio il lavoro e la vita privata.

Lo smartworking è composto di vari elementi tra cui i luoghi, poiché si tratta di lavorare anche fuori dal solito ufficio (spesso a casa, ma non solo); gli orari, che dovrebbero essere il meno rigidi possibili; gli spazi, in ufficio, che devono essere via via adeguati alle esigenze del momento.

Sullo smartworking già molto si è scritto e molto si continua a discutere. Si può essere più o meno entusiasti o più o meno preoccupati di fronte a questo nuovo modo di organizzarsi ma, quale che sia il nostro giudizio, occorre riconoscere che nelle aziende genera cambiamenti. E i cambiamenti vanno gestititi.

Cosa cambia, per me lavoratore quando lavoro da casa? Ore e ore svaccato sul divano con il computer in grembo? Teleconference in pantaloncini, che tanto l’inquadratura è solo sul volto? Ma come la mettiamo con il resistere alla tentazione di andare al frigorifero ogni due minuti? E con il senso di solitudine che comincia a farsi sentire al terzo giorno di lavoro da casa?

E per me, manager? Posso finalmente concentrarmi sulle questioni strategiche, senza collaboratori che mi interpellano ogni momento! Già… i miei collaboratori: cosa staranno facendo, proprio in questo momento in cui io sono bello concentrato sulle strategie? Non lo posso sapere, perché non li vedo, dal momento che sono nella loro casa o chissà dove.

Sopravvivere allo smartworking – lavoro da casa e Sopravvivere allo smartworking – non ho più collaboratori, sono due corsi di e-learning realizzati da SPELL, che aiutano lavoratori e capi ad affrontare tutte queste situazioni. Così da essere, in ogni circostanza, sempre smar… cioè, efficaci.

Certo, per casi come quelli che raccontiamo in questo episodio del nostro podcast, A livello del lavoro, la situazione è parecchio complessa… forse servirà, per il protagonista di questa storia entrato in regime di smartworking, un’assistenza personale e specializzata.

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